giovedì 16 dicembre 2010

Finalmente Ronnie Wood: I Feel Like Playing

Può essere che una leggendaria Rock Star sia sottovalutata?
Credo di sì proprio pensando a Ronnie Wood.
Ronald David "Ronnie" Wood, è nato a Hillingdon (UK)il 1°giugno del 1947, iniziò la sua carriera nei Thunderbirds, per poi entrare come bassista nel Jeff Beck Group, dove conobbe Rod Stewart e con cui passò nei Faces come chitarrista.
Il sodalizio con Stewart durò dal 1970 al 1975, dopo di che iniziò la sua grande avventura con i Rolling Stones.
Da molti considerato la spalla di Keith Richards, Wood invece ha contribuito moltissimo alla trasformazione sonora degli Stones, grazie alla sua ottima tecnica chitarristica, in particolare nell'uso del dobro e dello slide, ma anche capace di lunghi assoli e di ritmiche funk. Credo che, se i Rolling Stones superarono indenni la seconda metà degli anni '70, lo si debba proprio a Ronnie, che in molti casi si abbarcò del lavoro di Richards, perchè alle prese con l' eroina. Se Mick Jagger, privo di Keith a tempo pieno, fece sterzare la band verso la new wave e la disco, questo si deve alla grande duttilità di Wood.
Quando Mick Taylor lasciò le pietre rotolanti, diversi chitarristi furono chiamati per sostituirlo, nomi blasonati come Page, Beck, Clapton, ma alla fine la scelta fu su Ronnie, che in breve tempo dovette imparare buona parte del repertorio stoniano, per affrontare un lungo tour mondiale.
Detto questo, possibile che un album di Ronnie passi inosservato?
A quanto pare sì, perchè a differenza di molti altri, lui non scrive che è il chitarrista degli Stones!
L' ultimo album del musicista inglese, è uscito il 28 settembre di questo anno ed è il suo settimo disco, ma vi garantisco che non riuscivo a trovarlo nella grande distribuzione....
Lo trovo un ottimo lavoro, anzi.. direi che che questo è un gran rock e suona molto fresco, anche grazie ad ottime collaborazioni come Eddie Vedder, Flea, Slash, Kris Kristofferson, Billy Gibbons degli ZZTOP, Ian McLagan, Darryl Jones e altri ancora.
Ascoltando l' album, ho avuto una doppia sensazione, cioè quella di avere un musicista ritrovato che si diverte a suonare e comporre, ma anche quella di ascoltare un lavoro dei Rolling Stones.
Il disco si apre con la ballata quasi in stile Dylaniano, "Why you go and go a thing like that for", con una bella chitarra slide e un solo molto sentito di Wood, con McLagan che suona la tastiera come fosse negli Stones (quasi a ricordare Shine a Light).
"Sweet my weakness" è un rock intriso di reggae, dove Wood duetta con Slash, riportandomi alla memoria gli Stones di "She's so cold".
"Lucky Man" è un grande rock a cui manca solo la voce di Mick e, vi garantisco, che sarebbe stata ottima per un loro disco!!
Un grande blues avvolto dal basso di Flea è la bella "I gotta see".
Appena ho ascoltato "Thing about you" credevo di ascoltare i migliori ZZTOP, grazie alla presenza di Billy Gibson, che dà al brano quella sonorità tipica di brani come "Gimme all you lovin".
"Catch you" è una scanzonata ballata, che fa risaltare il dobro di Wood, ma anche i cori in stile Stones: con molta probabilità alcune di queste canzoni erano state pensate per il nuovo album degli Stones...
"Spoonful" è un bel rock hard blues, dove Ronnie suona con l' amico Slash, segno di un amicizia che è anche grande collaborazione tra i due chitarristi!
Poi il suono degli Stones risale con "I don't think so", forse brano inizialmente scritto per la band di Mick e c., come anche il brano successivo "100%".
"Fancy pants" è un blues feroce, che fa risaltare l' ottima intesa tra Ronnie e Slash, dove se vi fosse Mick alla voce, ci sarebbe da pensare ad un capolavoro in stile Stoniano!
Poi una ballata blues, molto dolce accompagnato dai cori di Fowler-McDonald-Gibbs e Saranella Bell, dove Wood suona la sua slide nel brano "Tell me something" che riporta alla memoria gli Stones del periodo di Beggars Banquet, per poi chiudere l' album sempre con l' amico Slash con la ballata "Forever" che man mano prende i connotati sempre più blues.
Avrei potuto e voluto scrivere molto di più, ma vi avrei annoiato tremendamente, ma I FEEL LIKE PLAYING" è TUTTO MENO CHE NOIA!!

Video:Ronnie Wood - Thing About You

2 commenti:

Giuseppe ha detto...

Per quanto mi riguarda è uno dei miei dischi del 2010 insieme alla riedizione di Exile, Metallic Spheres (Orb & Gilmour), Olympia (Bryan Ferry) e qualche altra cosa che al momento non mi viene in mente.
Anche a me piace molto, lavoro più che onesto anche se io sento la mancanza degli altri 3 Stones (credo però che sia dovuto a una violenta crisi di astinenza da nuovi album dei Rolling Stones), ma la cosa non è affatto un problema. Bello bello bello, non appena posso lo compro perché merita di essere acquistato (su vinile se c'è e non costa troppo, altrimenti va bene anche il cd).
Ah, un'ultima cosa: il primo chitarrista a provare con gli Stones fu Rory Gallagher (so bene che tu lo sai, ma è una cosa poco nota, non ne parla mai nessuno), chiamato da Jagger in persona e per fortuna hanno scelto Woody, non solo per la sua tecnica, ma anche perché erqa l'unico che avrebbe potuto sopravvivere a loro.
Certo che quest'anno è stato molto denso per quello che riguarda le uscite Stoniane: Exile, i video Stones in Exile e Ladies And Gentleman, il disco di Woody, la raccolta di Keith (Vintage Vinos), i libri di Ronnie e Keith, il Monopoli... Dai che l'anno prossimo esce il nuovo album, sono fiducioso!

Giuseppe ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.