lunedì 28 febbraio 2011

Se Brian Jones fosse ancora vivo....

Se Lewis Brian Hopkin Jones fosse ancora vivo, oggi avrebbe 68 anni, infatti era nato a Cheltenham (UK)il 28 febbraio del 1942.
Chissà cosa avrebbe sperimentato ancora, se non fosse morto annegato ad Hartfield quella sera del 3 luglio 1969...
Già, Brian.. forse oggi non è molto chiaro quanto sia stato importante per i Rolling Stones, ma lui era capace di suonare ogni cosa e, con il suo grande genio, arrangiò i brani di Mick e Keith, facendoli competere con i Beatles!
Brian aveva 20 anni quando chiamò Jagger a cantare per lui, gettando le basi per fondare la rock'n roll band più longeva della storia.
Grazie a lui, i suoni degli Stones si arricchivano di strumenti, spaziando dal blues al rock alla psichedelia, poi nel 1969 stanco e distrutto dagli eccessi fu allontanato dalla band, lasciando un ultimo contributo su parte dell' album "Let it Bleed".
Chissà.. le sue ultime registrazioni lo avevano portato in Marocco, forse per nuove contaminazioni musicali, raccolte nell' album postumo del 1971 "Brian Jones Presents The Pipes Of Pan At Joujouka", senza peraltro suonare nel disco.
Oggi si parla di musica etnica, ma Brian c' era arrivato 40 anni prima....
Ho scritto già altre volte su Jones, ma mi rendo conto che un post non può bastare per raccontarlo e, presto, approfondirò circa la sua breve ma intensa vita!
In ogni caso, come ho scritto anche per altri (come George Harrison), le leggende non muoiono mai, quindi Buon Compleanno Brian!

Video:Rolling Stones - "Jumping Jack Flash" - LIVE - '68 - HQ

venerdì 25 febbraio 2011

George Harrison

Se George Harrison fosse vivo, oggi avrebbe 68 anni...infatti era nato il 25 febbraio del 1943.
Cantante, compositore, musicista, chitarrista, produttore, membro dei Beatles, era una leggenda già quando era in vita.
Grande anche da solista, impegnato per le popolazioni dell' India, dove "abbracciò" la religione induista, scrisse pochi pezzi con i Fab 4, ma molto importanti:
Something, While my guitar gently weeps, Here comes the sun, basterebbero questi brani per consegnarlo alla storia della musica, ma anche da solista scrisse canzoni fantastiche, come My sweet Lord.
Devo tanto a questo musicista, perchè è grazie ai suoi brani che imparai ad apprezzare i Beatles ed a conoscere il suono del sitar.
Le leggende non muoiono mai, specie quando rivivono in brani memorabili!
Buon compleanno George!

Video:George Harrison Playing Here Comes The Sun

mercoledì 23 febbraio 2011

Ricordando Danny Federici

Daniel Paul Federici, era nato a Flemington(USA)il 23 gennaio 1950.
Tastierista e membro fondatore della E-Street Band di Bruce Springsteen, morì il 17 aprile del 2008 a New York a seguito di un melanoma.
Dopo la sue prematura scomparsa, il Boss e la sua band, gli dedicarono l'album "Working ona Dream" del 2009 (in cui iniziò le registrazione nel 2008 prima di morire), in particolare la canzone "The last Carnival".
Nella sua carriera, fece due album solisti : "Danny Federici" del 2001 e "Out of a dream" del 2005.
Impossibile per i fans del Boss scordarsi di Danny, uno che ha fatto la storia del rock!

Video: Springsteen & Danny Federici : Thundercrack

domenica 20 febbraio 2011

Un pensiero sul Festival di Sanremo

Come ogni anno, il Festival di Sanremo è giunto alla fine, tra nuove e solite polemiche, che alla fine poco centrano con la bella musica.
Si parlerà di questo Sanremo per le polemiche politiche, per la serata di Benigni, ma poi?
Beh forse quest'anno qualcosa è cambiato, non sto scherzando, credo davvero che oltre al "Berlusconi sì o Berlusconi no", la musica italiana abbia offerto di più rispetto agli ultimi festival.

Sono contento per la vittoria di Vecchioni, con "Chiamami ancora amore", una bella canzone nel suo stile sincero, con quella voce che pare non invecchiare mai.

Mi aspettavo che Emma con i Modà arrivassero in finale, del tutto sono tra i gruppi più amati dai giovani, con uno stile tra le Vibrazioni e i Negramaro.

Mi ha sorpreso Albano, che dopo il ripescaggio è riuscito ad arrivare terzo, ma qui stiamo parlando di una delle grandi voci della musica italiana...

Mi è piaciuta la canzone di Davide Van De Sfroos (Yanez), cantata in dialetto e che ha portato del buon ritmo all'interno del festival.

Ma la cosa che più mi ha rallegrato è la vittoria tra i giovani di Raphael Gualazzi, un ottimo musicista che ha avuto il coraggio di portare avanti il blues ed il jazz, roba che in Italia, purtroppo, se ne sente troppo poca.
E se avessimo trovato in Gualazzi, il nuovo Buscaglione?

Sarebbe fantastico, perchè alla fine, grandi musicisti del passato ci insegnarono ad amare quei generi "americani", facendoli diventare parte dell' Italia del dopo guerra (mi riferisco oltre che a Buscaglione, anche a Carosone, Gegè e tanti altri).
Chissà, forse qualcosa sta cambiando.....

Video:Roberto Vecchioni - Chiamami Ancora Amore (sanremo 2011)


Video:Sanremo 2011 - Raphael Gualazzi - Follia d'amore

sabato 19 febbraio 2011

Auguri a Tony Iommi

Frank Anthony Iommi è nato a Birmingham (UK)il 19 febbraio 1948, è chitarrista, compositore e da molti è considerato il padre dell' Heavy Metal.
Figlio di immigrati italiani, iniziò a suonare la chitarra da ragazzo, esordendo nei primi anni '60, suonando prevalentemente blues e rock. A quel tempo Tony lavorava in una officina metallica quando fu chiamato dai Jethro Tull per una sostituzione, ma durante un turno di lavoro, la pressa gli amputò le falangi dell' anulare e del medio della mano destra. Iommy cadde in depressione, poi scoprì il chitarrista belga Django Reinhard, che come lui aveva subito una menomazione, così decise di riprendere a suonare, provando ad applicare delle protesi da lui stesso realizzate ed accordando la chitarra un semitono sotto, per riuscire a fare il bending.
Con l' amico Ozzy, conosciuto tra i banchi di scuola, nel 1966 dette vita ai Black Sabbath, con cui fecero uscire l' omonimo album nel 1970.
Con un suono rock duro e cupo, i Black Sabbath, stavano stravolgendo il rock, con riferimenti demoniaci, anche nell' uso delle note: Iommi usava una triade di note MI - FA# - DO che, nel Medioevo, si diceva evocassero il Demonio!
Grandi classici come "Paranoid" e "Iron Man", per citare i più noti, portarono la band al grande successo, ma gli eccessi, in particolare di Ozzy, portarono i Sabbath al declino anche con l' abbandono di quest' ultimo.
Tony prese le redini della band, alternando grandi cantanti come Ronnie James Dio, Ian Gillan, Cozy Powell ed altri, con alterne fortune, cosa che lo portò ad affrontare la carriera solista nel 2000 con l' album "Iommi".
Grande innovatore sonoro, si dice che agli inizi carriera modificasse la Fender Stratocaster con la mine di ferro per cambiarne il suono, è considerato (giustamente) tra i migliori 100 chitarristi di sempre!
Auguri Tony!

Video:Black Sabbath - Paranoid(1970 - Music Video)


Video:Black Sabbath Iron Man(Live in Paris 1970)

venerdì 18 febbraio 2011

Ricordando Fabrizio De Andrè ed Augusto Daolio

Oggi è il 18 febbraio e sarebbe dovuto essere il compleanno di due grandi cantautori italiani, purtroppo scomparsi prematuramente: Fabrizio De Andrè ed Augusto Daolio.

Fabrizio Cristiano De Andrè era nato a Genova il 18/02/1940, è stato il poeta della gente emarginata, sia per classe sociale che per idee politiche, ma non vorrei essere troppo riduttivo, perchè Faber era molto, tanto di più! Cantando anche in dialetti come il ligure, il napoletano ed il sardo, spaziando dalla musica popolare fino al rock progressivo ed il blues, De Andrè con le sue canzoni, in circa 40 anni di carriera, è forse stato uno dei più amati e stimati artisti del dopoguerra italiano, tanto che dopo la sua morte, gli sono state dedicate strade, piazze ed altro ancora.
Faber morì a Milano l' 11 gennaio del 1999, a causa di un tumore ai polmoni.
Vi invito a leggere la sua biografia su http://it.wikipedia.org/wiki/Fabrizio_De_Andrè
e naturalmente ad ascoltare la sua stupenda discografia.

Augusto Daolio era nato a Novellara il 18/02/1947 ed era il cantante, autore dei testi e leader dei Nomadi, forse una delle band più amate dagli anni '60 ad oggi.
Carismatico, con la sua grande espressività vocale, con i suoi testi che inneggiavano alla libertà ed all' impegno sociale, Daolio è stato il punto di riferimento di molti giovani, definito popolo nomade, che negli anni ha seguito la band e continua a farlo, grazie anche a Danilo Sacco che ha proseguito nel lavoro di Augusto. Daolio, che è stato anche pittore e scultore, morì a Novellara il 7 ottobre del 1992, per un tumore ai polmoni.
Anche in questo caso vi invito a leggere su questo grande personaggio, su http://it.wikipedia.org/wiki/Augusto_Daolio

Video:Fabrizio De André. La Guerra Di Piero.1969


Video:Nomadi - Noi non ci saremo (Live)

giovedì 17 febbraio 2011

Rolling Stones : Sway

Questa volta, vorrei parlare di una canzone dei Rolling Stones, contenuta nel monumentale "Sticky Fingers": "Sway".
Siamo nel 1971, precisamente il 23 aprile quando venne pubblicato l' album, forse uno dei miei preferiti.
All' interno di esso vi sono tanti brani grandiosi, come Brown Sugar, ma vorrei parlarvi della canzone Sway, perchè meno conosciuta, ma non per questo meno bella.
Uscita come lato b del singolo "Wild Horses", la canzone è stata scritta da Jagger e Mick Taylor, ma accreditata a Jagger-Richards, forse per contrastare la coppia Lennon - McCartney, che nonostante lo scioglimento dei Beatles, ha sempre riscosso maggiore fama.
La canzone, che è stata la prima registrata nello studio mobile Stargroves, è un rock blues molto potente e trascinante, dove Taylor esegue due grandi assoli, non per lunghezza, ma per intensità!
Il brano, che tradotto vuol dire Potere, principalmente parla di depressione, ma nasconde altri lati del periodo degli Stones di quell'epoca, ovvero sesso, droga ed una certa convivenza tra il vivere quotidiano e la morte. Se nelle altre canzoni dell' album, si parla liberamente di morfina sesso e morte, qui bisogna leggere alcuni passi, per capire che Jagger e soci stanno parlando e maledicendo tutte quelle cose, così di seguito vi riporto la traduzione in italiano con una piccola riflessione per strofa.

"Ti sei svegliato per scoprire
un giorno che ti ha fatto a pezzi il cervello
ha distrutto la tua nozione di tempo circolare"

In questo caso, parrebbe un riferimento agli abusi di quel periodo, dove il tempo è definito circolare, non tanto perchè in preda a misticismo, ma forse più semplicemente, perchè la droga li stava portando a vivere senza una cognizione precisa della realtà e, forse una presa di coscienza di potere perdere tutto.

"Non ho mai sparso lacrime sulla terra polverosa
per i miei amici finiti sulla terra polverosa
non può durare questa sensazione che mi butta giù"

Ecco qui si legge la depressione, sia per le morti, come per i casi di Brian Jones e del concerto di Altamont, sia per la coscienza di essere molte volte più vicini all'aldilà a causa dei numerosi eccessi della coppia Jagger e Richards (forse più quest' ultimo, che pare non abbia nemmeno partecipato alla registrazione di questo brano).

"Ci deve essere un modo per scoprire
l' amore dicono sia il modo di venire fuori
un giorno mi sono svegliato per scoprire
proprio nel letto vicino al mio
qualcuno che mi ha smontato con un sorriso appena accennato"

L' insoddisfazione, in particolare sessuale, dovuti ai molti incontri casuali con sconosciute, magari avvenuti in preda alle droghe e, al risveglio in momenti di piena lucidità, rimanel' amarezza di avere consumato senza ricordo nemmeno del godimento.

Il ritornello di tutte le strofe dice:

"E' proprio questa vita infernale che ci tiene in suo potere
E' proprio questa vita infernale che ci tiene in suo potere".

Il successo, il potere del denaro e della notorietà, gli Stones sembrano impauriti che tutto possa svanire, forse per il non sapere gestire la loro vita stessa, maledicendola per il non riuscire a venirne fuori.

Entrando nel lato musicale, l' inizio del brano viene dato da Jagger che dà il tempo per l' intro di chitarra di Taylor, che fa seguire batteria e basso all' entrata del canto, che man mano che va avanti si fa meno scanzonato e più urlato, quasi come a gridare la disperazione sviscerandone la depressione.
Il primo solo di slide di Taylor, dalle caratteristiche blues bello e limpido, porta Jagger a rientrare al limite della voce, perchè ammettendo che "questa vita infernale" li tiene in pugno, trasforma il brano in un hard rock, dove il secondo assolo (sempre di Taylor)pare volere distruggere quella depressione, riaprendo le porte alla realtà!
Finalmente,dopo molti anni, gli Stones hanno portato il brano nel tour del 2006, anche se ammorbidito nel canto, a causa degli anni di Jagger.

Video:Rolling Stones-Sway


Video:The Rolling Stones - Sway (Live In Austin 2006)

domenica 13 febbraio 2011

Auguri a Peter Gabriel

Peter Brian Gabriel, è nato a Chobham(UK)il 13 febbraio 1950.
Cantante, compositore, musicista, è stato il leader indiscusso dei "Genesis", con i quali ha militato dal 1967 al 1975.
Ho imparato a conoscere Peter nel 1986, quando uscì il singolo "Sledgehammer", contenuto nell' album "So". Si trattava di una canzone commerciale, ma al tempo stesso fuori dagli schemi delle altre canzoni pop, accompagnata da un video clip davvero ingegnoso ed innovativo. La canzone arrivò al primo posto in America ed anche in Europa, mentre il video vinceva numerosi MTV Video Music Awards l' anno successivo.
L'anno scorso scrissi su di lui per i suoi 60 anni al seguente link:
http://nonsolorock.blogspot.com/2010/02/oggi-peter-gabriel-compie-60-anni.html

Video:Sledgehammer - Peter Gabriel


Video:Peter Gabriel & Kate Bush -Don't Give Up

sabato 12 febbraio 2011

Auguri a Steve Hackett

Stephen Richard Hackett è nato a Londra il 12 febbraio del 1950, chitarrista e compositore è stato per molti anni membro dei Genesis.
Autodidatta, cominciò all' età di 12 anni a suonare la chitarra, in particolare pezzi classici e brani blues.
Il suo esordio fu con il gruppo dei Quiet World, con i quali fece un disco nel 1970, ma il successo arrivò pochi mesi più tardi, quando Peter Gabriel lo chiamò a sostituire Anthony Phillips. Con l' entrata di Steve, i Genesis produssero dei grandi lavori di rock progressive, come Nursery Cryme, Foxtrot, Selling England by the Pound.
Nel 1975, parallelamente all' uscita di Gabriel dai Genesis, Hacket pubblicò il suo primo album solista, Voyage of the Acolyte e, dopo due anni, lasciò anch'egli la band.
Grande chitarrista, dotato di bel tocco, capace con l' acustica di mischiare il classico al rock, è stato uno dei primi chitarristi ad adoperare tecniche come il tapping e lo sweep picking.
Con ottimi lavori, Steve negli anni '80 prese una linea più pop, senza mai sminuire la sua tecnica, poi nel 1986 insieme all' amico Steve Howe, formò il supergruppo dei GTR con i quali pubblicò l' omonimo album.
Con lavori di buona fattura, al ritmo di uno ogni due/tre anni e concerti, Steve nel 2001, prese parte al progetto Gordian Knot, un supergruppo metal, con musicisti come Myung dei Dream Theater, Bruford dei King Crimson ed altri ancora.
Il suo ultimo lavoro da studio risale al 2009 (Out of the Tunnel's Mouth), mentre dal vivo nel 2010 è con Live Rails.

Video:Steve Hackett - 'Horizons' - Live At Nottingham, 1990


Video:STEVE HOWE & STEVE HACKETT (Gtr) - when the heart rules the mind

mercoledì 9 febbraio 2011

Auguri a Holly Johnson

Nel 1984, uscì uno dei singoli più ballati e chiacchierati degli anni '80 : Relax.
Con un testo ed un video sessualmente esplicito, che fu pure censurato, i Frankie Goes to Hollywood, capitanati dal cantante Holly Johnson, guadagnarono i primi posti di tutte le classifiche. Il ritmo incalzante della canzone, quel ritornello che diceva "Relax don't do it / When you want to come", ma anche "Relax don't do it / When you want to suck to it" non lasciava certo altre traduzioni. Holly si presentò anche al festival di Sanremo con la bellissima canzone The Power of Love, e qui in Italia così fu Frankie mania, con magliette e gadget vari. Il 1984 fu un anno proficuo per i FGTH, grazie all' album "Welcome to the Pleasuredome" e Holly era diventato subito un mito.
William Holly Johnson è nato a Liverpool il 9 febbraio del 1960, cantante, bassista, è anche scrittore e pittore.
Esordì come bassista dei Big in Japan nel 1977, un gruppo che faceva musica tra il punk e la new wave, che militò fino all' anno successivo.
Nel 1980, Holly entrò nei FGTH e vi restò fino al 1989, per poi intraprendere la carriera solista, interrotta temporaneamente nel 1992, a causa di problemi di salute.
Due anni più tardi scrisse il brano Love and Hate per Ryuichi Sakamoto, mentre le sue opere d' arte venivano esposte all'Alexander Palace di Londra ed altri luoghi importanti.
Dalle recenti interviste, pare che Holly stia tornando al lavoro e chissà con cosa vorrà stupirci!

Video:Frankie Goes to Hollywood - Relax

martedì 8 febbraio 2011

Mick Jagger il 13 febbraio ai Grammy Awards

Il 13 febbraio, per la prima volta Mick Jagger calcherà i Grammy Awards.
L'occasione, sarà quella di esibirsi insieme al cantante soul Raphael Saadiq, per rendere omaggio all' amico Solomon Burke, scomparso lo scorso 10 ottobre.

Video: Rolling Stones & Solomon Burke : Everybody needs somebody to love

Addio Gary Moore (Belfast, 4 aprile 1952 – Estepona, 6 febbraio 2011)

Mi trovavo a Londra quando ho appreso della scomparsa di Gary Moore. Pensavo di avere capito male la notizia, ma purtroppo si è rivelata vera.
Robert William Gary Moore era nato a Belfast (Ulster) il 4 aprile 1952.
Cantautore, chitarrista, compositore, iniziò a suonare fin da piccolo, quando suo padre gli regalò una chitarra acustica per il suo 8° compleanno, con la particolarità di essere destra, mentre lui era mancino naturale.
Nel 1968 si trasferì a Dublino, dove formò la sua prima band, gli Skid Row, un gruppo che faceva hard rock e blues: nel 1987, Moore, vendette il nome all' omonima band hard rock americana.
Negli anni, Gary, ha suonato e collaborato con vari gruppi ed artisti, spaziando in più generi, come il progressive dei "Collosseum II", l' hard rock e l' heavy metal dei "Thin Lizzy" o di "Ozzy Osbourne", il pop rock di "George Harrison" fino al suo grande amore, il blues, che ha caratterizzato gran parte della sua carriera solista, con maestri come "B.B. King", "Albert King", "Albert Collins" e gli ex "Cream" "Jack Bruce" e "Ginger Baker".
Per sua stessa ammissione, il suo stile è stato influenzato da "Jeff Beck", "Jimi Hendrix" e sopratutto "Peter Green" da cui acquisto la chitarra Les Paul.
Nel 1987, partecipò all'iniziativa di "Ferry Aid", per aiutare i parenti delle vittime del disastro marino di Zeebrugee (Belgio): per l' occasione fu re-incisa "Let it Be" dei "Beatles", insieme a Paul McCartney, Boy George, Kate Bush, Nick Kamen, Paul King, Mark King, Taffy, Pepsi & Shirley, Mel & Kim, Doctor & the Medics,Mark Knopfler, Kim Wilde, Curiosity Killed the Cat, Mandy Smith, Bananarama.
Il 6 febbraio, Gary, è morto nel sonno a quasi 59 anni, mentre si trovava in vacanza a Estepona(Costa del Sol- Spagna).

Video:Gary Moore - Walking by myself


Video:Gary Moore & Albert Collins Further on up the road


Video:Ferry Aid - Let It Be

giovedì 3 febbraio 2011

L' addio dei The White Stripes

Ieri, 2 febbraio 2011, Jack e Meg White hanno annunciato lo scioglimento della loro band, i The White Stripes.
Qualcuno potrà obiettare che forse non erano dei miti, ma come scordare il successo del brano "Seven Nation Army"? Bei ricordi, legati a quel mondiale di calcio vinto dall' Italia di Lippi nel 2006, dove i tifosi accompagnavano vocalmente il riff della canzone verso i nostri eroi di Berlino? Già.. quel riff.. quanto ha risuonato nelle nostre radio, programmi televisivi.. Ricordo anche quando Materazzi e Del Piero sono saliti sul palco dei Rolling Stones a Milano, mentre tutto risuonava di Seven Nation Army... chissà, magari quell' amicizia tra Jack e gli Stones è nata da quelle note.
Mick Jagger e soci hanno immortalato Jack White con loro sul palco nel film di "Shine a light", candidandolo ad essere un loro erede.
Però limitarsi a parlare di una canzone sola degli White è riduttivo, perchè nel loro repertorio c'era tanto buon materiale, che passava senza indugi dall' hard rock all' Indie al blues. Vari riconoscimenti sono stati dati alla band, come per la canzone "Fell in Love with a Girl" che grazie al videoclip vinse 3 premi agli MTV Video Music Awards del 2002. Il grande successo del disco "Elephant" del 2003, li fece vincere ulteriori riconoscimenti, quali 1 Grammy Award come Best Alternative Music Album, 1 Grammy per Seven Nation Army come migliore canzone del 2003, oltre che l' entrata al 390° posto, della classifica di Rolling Stone, nei 500 album più belli di tutti i tempi.
Nel 2007, gli Stripes, sono entrati nel Guinness dei primati per avere suonato il concerto più breve della storia: a St. John's in Canada, si esibirono davanti a 500 persone suonando una sola nota!
La band era composta da solo loro:
Jack White - voce, chitarra, tastiere
Meg White - batteria
Insomma, dagli esordi del 1999 ad oggi gli White hanno fatto una bella parte di storia del rock, resta da vedere i nuovi progetti di Jack e Meg, perchè sarebbe un vero peccato perderli per strada.

Video:The White Stripes - "Fell in Love with a Girl"


Video:The White Stripes - Seven Nation Army (Live)

mercoledì 2 febbraio 2011

Graham Nash

Il 2 febbraio del 1942, a Blackpool (UK), nasceva Graham William Nash ed augurandogli un buon compleanno, ho finalmene l' occasione di parlare di questo grande artista.
Compositore, cantante, musicista ed anche fotografo, è uno dei massimi esponenti del Folk Rock, che tra la fine degli anni '60 e la prima metà dei '70 raggiunse il suo apice, grazie anche al supergruppo in cui militava, ovvero i "Crosby, Stills, Nash & Young".
Nei primi anni '60 Nash faceva parte del gruppo "The Hollies", con cui arrivò ai primi posti della classifiche con alcuni brani come "Carrie Anne". Nel 1967, gli Hollies parteciparono al festival di Sanremo con "Mino Reitano", con la canzone "Non prego per me" (Mogol-Battisti).
A seguito di diverbi musicali, Nash lasciò gli Hollies per emigrare in USA, dove nel 1969 si unì a "David Crosby" e "Stephen Stills", facendo uscire l' album intitolato "Crosby, Stills & Nash" che raggiunse ottime posizioni di classifica. Sempre nel 1969, in occasione del Festival di Woodstock, al trio si aggiunse "Neil Young", per una performance storica e degna di un supergruppo.
In effetti, si trattava di tutte persone molto famose:
David Crosby cantante chitarrista ed autore dei Byrds;
Stephen Stills cantante e chitarrista dei Buffalo Springfields;
Neil Young autore e chitarrista dei Buffalo Springfield;
Graham Nash chitarrista, tastierista ed autore degli Hollies.
Ormai la vita di Nash è tutta americana, anche nello stile musicale e ciò lo porta a prendere la cittadinanza negli Stati Uniti il 14 agosto del 1978.
Nel 1979, Graham, fondò con altri amici musicisti come Jackson Browne, Bonnie Raitt e John Hall, il MUSE (Musicians United for Safe Energy)per opporsi al nucleare, a seguito dell' incidente della centrale nucleare di Three Mile Island nel marzo del 1979.
La band di CSN&Y negli anni si è più volte sciolta, per poi tornare insieme per nuovi lavori o concerti.
Nel 2006, Nash e Crosby, hanno partecipato alla realizzazione dell' album di "David Gilmour" "On an Island".

Video:Crosby, Stills, Nash & Young - CARRY ON Jam (Live '74)


Video:Graham Nash - Another Sleep Song [OGWT, 1974]