lunedì 6 febbraio 2012

Ricordando Gary Moore

Un anno fa, il 6 febbraio 2011, arrivava la triste notizia che Gary Moore era morto.
Gary si trovava in ferie in Spagna ad Estepona, fu colpito da un infarto mentre dormiva e con lui se ne andava una delle grandi chitarre del rockblues.
Robert William Gary Moore era nato a Belfast (Ulster-UK)il 4 aprile 1952 e iniziò a studiare la chitarra a 14 anni, con la particolarità di suonarne una destra mentre lui era mancino.
Grande appassionato di rock, iniziò ad ascoltare i Beatles ed Elvis Presley, poi il blues di Albert Collins.
In quel periodò fu folgorato da Jimi Hendrix e da Peter Green e il suo stile virò vero il rock blues.
Nel 1968 fondò la sua prima band,gli Skid Row, che suonavano rock sperimentale e furono chiamati a suonare ai concerti di apertura dei Fleetwood Mac di Peter Green.
Nel 1973 intraprese la carriera solista suonando anche con i Thin Lizzy ed i Colosseum II.
Dotato di grande tecnica, Gary poteva suonare dal blues al rock più duro fino all' Heavy Metal.
La svolta musicale arrivò nei primi anni '90, suonando e componendo brani blues che fanno parte della storia di questo genere, come l' album Still got the Blues.
Grandi collaborazioni, come per Ferry Aid dove suonò l' assolo di Let it Be dei Beatles, o con Greg Lake e molti altri.
Un grande musicista e cantante che ha ispirato chitarristi come Joe Bonamassa, Kirk Hammett, Adrian Smith e Zakk Wylde.
Io personalmente lo voglio ricordare con uno dei brani a cui sono più legato a lui, uno splendido blues, che dimostrava(se ce ne era bisogno) il suo grande talento e la sua bravura:
Gary Moore - Story Of The Blues - London 1992
 

1 commento:

Lodovico Valentini Perugia ha detto...

Ho assistito al suo ultimo concerto a Milano, indimenticabile. Abbiamo perso un grande bluesman.