domenica 18 settembre 2011

Il 18 settembre del 1970 scompariva Jimi Hendrix

Era il 6 settembre del 1970, quando James Marshall "Jimi" Hendrix saliva sul palco per l' ultima volta: si trovava al Festival di Fehmarn in Germania per quella che fu una deludente esibizione finita sommersa dai fischi del pubblico. Jimi aveva lasciato la Band of Gypsys e con Mitchell prese il bassista Billy Cox per riformare una band simile agli Experience, ma qualcosa non funzionava e nel tour si presentò con il gruppo molto "rabberciato"non in grado si sostenere il Genio nei suoi momenti di crisi, così anche il Festival dell'Isola di Wight non fu all' altezza di altre precedenti esibizioni. Hendrix sperimentava in continuazione, preso anche dagli effetti della droga, la sua musica non era più così concepibile per il pubblico e ormai si era formata una barriera tra lui e gli spettatori. Presa coscienza delle ultime apparizioni, Hendrix si rifugiò a Londra, dove in pausa di riflessioni si vedeva con amici come Ronnie Wood, Chas Chandler ed Eric Burdon che cercarono di fargli cambiare, inutilmente, il manager Michael Jeffery, reo di fornire di LSD il musicista per distoglierlo dalla realtà. La mattina del 18 settembre, Jimi fu ritrovato morto nella sua stanza del Samarkand Hotel, al 22 di Lansdowne Crescent, anche se secondo la polizia era morto già dalla notte. Jimi era nato a Seattle (USA) il 27 novembre 1942, il corpo fu riportato negli USA e ora è sepolto al Greenwood Memorial Park di Renton, Washington-Seattle. Così nel mistero morì il più geniale dei chitarristi a soli 27 anni, immortalandosi nelle leggende, della J, del 27, etc., ma sopratutto di quello che stravolse la chitarra facendola diventare parte di se e dei suoi sogni, eseguendo note e suoni che fino ad allora nessuno era mai stato capace di fare, diventando e restando il numero 1 per sempre!

Video:  Jimi Hendrix - Hey Joe live

2 commenti:

Lodovico Valentini Perugia ha detto...

Ho una sua foto appesa alla parete del mio studio, proprio di fianco al video del mio computer. E' il più grande chitarrista del mondo e ogni volta che lo sento rimango incantato, perché trovo sempre una nota inaspettata.

Jeanluc ha detto...

Già, Hendrix aveva una facilità di improvvisare senza essere ripetitivo, cosa che solo lui riusciva a fare!