Vincenzo Jannacci era nato a Milano il 3 giugno del 1935 e si diplomò al conservatorio in armonia, composizione e direzione d'orchestra nel 1954 e nel 1967 si laureò in medicina, che per avere la specializzazione in chirurgia generale lo portò a trasferirsi in Sud Africa con l' equipe del celebre dott. Barnard.
Enzo è stato oltre che un grande musicista un grande dottore ed uomo che solo un cancro incurabile lo ha potuto fermare.
La sua carriera di musicista partì negli anni '50 come jazzista, ma poi scoprì il nascente rock'n roll e fu uno dei primi a suonarlo nei locali.
Dotato di ironia e di battuta facile divenne un beniamino della Milano bene e l' incontro con Giorgio Gaber fu qualcosa di fantastico, perchè lì nacque un sodalizio irripetibile, che portò la musica nei cabaret e nei teatri.
Ci sarebbe tantissimo da scrivere, sulla sua comicità, sul suo essere uomo vero nonostante la notorietà, il suo impegno verso i disagiati ed i poveri, ma probabilmente non riuscirei a dirvi tutto.
Ci sono canzoni che lnel tempo sono diventate di cultura popolare, come "Vengo anch'io. No tu no", "Mexico e Nuvole" (scritta dall' allora sconosciuto Paolo Conte), "Quelli che...", "Ci vuole orecchio", ma anche brani toccanti come "Sei minuti all' alba".
Per chi volesse approfondire può leggere su : http://it.wikipedia.org/wiki/Enzo_Jannacci.
Addio grande Enzo, vero "Fantasista" (come amavi definirti tu) della musica e del cabaret italiano!
Video: Enzo Jannacci - Ci vuole orecchio
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