Se il blues è sopravvissuto agli anni '80-'90 lo dobbiamo molto a quel fantastico chitarrista che era Stephen "Stevie" Ray Vaughan.
Nato a Dallas (USA) il 3 ottobre del 1954, si trasferì ad Austin (Texas) dove all' età di 17 anni abbandonò la scuola a favore della musica, seguendo le orme del fratello Jimmie che si sarebbe fatto conoscere come chitarrista dei Fabulous Thunderbids.
Stevie imparò a cantare, suonare e comporre tutto ad orecchio, dimostrando tutta la sua grande capacità di essere parte umana della musica ed esordendo nei primi anni '70.
Il primo ad accorgersi di Vaughan fu Mick Jagger, che lo indicò al produttore Jerry Wexler, il quale lo portò a suonare con i Double Trouble al Montreux Jazz Festival.
Nonostante che Montreaux non fosse la platea ideale per il blues, David Bowie rimase affascinato dalla carica emotiva che esprimeva Stevie, così lo chiamò a suonare nell'album Let's Dance, con il memorabile assolo di chitarra di China Girl.
Nel 1983 Stevie pubblicò il suo primo album, Texas Flood, che contiene uno dei suoi brani più famosi, l' energico blues di Pride and Joy.
La consacrazione arrivò l' anno successivo con Couldn't Stand the Weather, seguito da un tour anche in Europa.
Nel 1985, uscì l' album Soul to Soul, che lo riportò al festival di Montreaux e finalmente anche in Italia all' Umbria Jazz Festival ed infine il riconoscimento di un Grammy Awards.
Purtroppo gli abusi di alcol e droga lo tennero lontano qualche mese lontano dalle scene. Nel 1986 uscì il Live Alive!, un disco che conteneva le sue performance dal vivo di grande impatto, dimostrando di essere sempre più il nuovo portavoce del blues.
Tutti volevano suonare con lui, Jeff Beck, Clapton, Buddy Guy....
Il 1988 lo consacrò anche in Italia, grazie ai vari concerti, in particolare al Palatrussardi di Milano ed al Pistoia Blues Festival.
Nel 1989 fece uscire In Step, che lo portò a vincere un Grammy Award nella Best Contemporary Blues Record.
Nel 1990 collaborò con il fratello Jimmie per l' album di Bob Dylan, Under the Red Sky, poi l' esibizione acustica a MTV Unplugged ed infine il tour USA di Joe Cocker.
Il 27 agosto 1990 suonò per l' ultima volta, esibendosi con Jimmie Vuaghan, Eric Clapton, Buddy Guy e Robert Cray all'Alpine Valley Music Theater di Alpine Valley Resort nel Wisconsin.
Alla fine del concerto, stanco e stremato, chiese a Clapton di prendere il suo posto sull' elicottero per tornare a Chicago, ma non arrivò mai a destinazione, perchè il velivolo, a causa di una fitta nebbia, si schiantò poco dopo la partenza contro una collina, ma nessuno si accorse di niente fino al giorno dopo.
Insieme a Stevie persero la vita il pilota Jeff Brown, ed i membri del cast di Slowhand Bobby Brooks, Nigel Browne e Colin Smythee.
Finiva così l' ultimo grande del blues.
Video:Stevie Ray Vaughan Little Wing
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